Con l’entrata in vigore del Decreto Omnibus (D.lgs. 7 marzo 2023 n. 26), divenuto pienamente efficace a partire dal 3 luglio 2023, si introducono importanti modifiche al Codice del Consumo.
Queste norme influenzano significativamente il funzionamento degli e-commerce, richiedendo un adeguamento a nuove regole per la tutela dei consumatori.
Conformarsi alle nuove regole della Direttiva Omnibus è fondamentale per gli e-commerce che vogliono tutelarsi da possibili sanzioni e garantire ai propri clienti un’esperienza di acquisto trasparente e affidabile.
Checklist dettagliata per l’adeguamento degli e-commerce alla Direttiva Omnibus
In particolare, la Direttiva Omnibus introduce nuove regole in materia di:
- Gestione saldi, offerte e diminuzioni di prezzo
- Recensioni sui prodotti dei clienti
- Pratiche commerciali scorrette
Ecco una checklist dei 3 passi principali da considerare per gli e-commerce dopo l’entrata in vigore del Decreto.
1. Trasparenza nei prezzi scontati
È necessario indicare il prezzo precedente praticato dal professionista in caso di riduzione di prezzo.
Gli e-commerce devono mostrare il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti all’applicazione dello sconto. Se un prodotto viene scontato il 15 aprile, il sito deve mostrare il prezzo più basso tra il 16 marzo e il 14 aprile.
Ad esempio:
Un e-commerce vende un orologio a 200€ il 1° aprile, ma il prezzo più basso registrato dal 1° al 30 marzo era di 180€. Quando l’orologio viene scontato a 150€ il 15 aprile, l’e-commerce deve mostrare il prezzo “precedente” di 180€.
L’obiettivo del provvedimento è scongiurare false scontistiche e mostrare l’effettiva riduzione di prezzo relativa al prodotto, evitando così un rialzo fasullo del prezzo prima dell’applicazione dello sconto.
Non si fa quindi più riferimento al prezzo di listino, ma a quello applicato nelle settimane precedenti.
2. Gestione delle recensioni online
Garantire che le recensioni dei clienti provengano da consumatori che abbiano effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto.
È obbligatorio che le recensioni provengano da consumatori verificati. Il Decreto Omnibus stabilisce che, se si fornisce l’accesso alle recensioni dei consumatori, queste devono provenire da consumatori che abbiano effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto.
Le recensioni sono sempre più determinanti nelle scelte d’acquisto online, la social proof è uno dei criteri fondamentali per decidere dove e cosa acquistare.
Per la Direttiva Omnibus è necessario fornire al consumatore la possibilità di verificare la veridicità delle recensioni; mentre ai professionisti è consentito mostrare solo le recensioni positive, ma previo avvertimento all’utente che si tratta di una selezione.
Uno dei modi possibili per dimostrare che si tratta di recensioni verificate è avvalersi di un fornitore specializzato in questo servizio, come Feedaty, TrustPilot, e altri.
Alcuni dei vantaggi di scegliere un provider sono:
- è un sistema terzo che prende in carico le recensioni e si occupa di certificarle;
- ha una propria reputazione, poiché viene utilizzato anche da numerosi altri siti e-commerce;
- permette di automatizzare con facilità la richiesta e la gestione delle recensioni stesse.
3. Regime sanzionatorio rafforzato nella Direttiva Omnibus
Il Decreto prevede un incremento anche delle sanzioni per le pratiche commerciali scorrette e per le clausole vessatorie.
Le sanzioni pecuniarie per pratiche commerciali scorrette sono aumentate, passando da un massimo di 5 milioni di euro a 10 milioni di euro. Questo aumento mira a garantire un’omogeneità delle sanzioni a livello europeo.
La sanzione massima irrogabile sarà pari al 4% del fatturato prodotto in Italia o negli Stati membri dell’Unione coinvolti per violazioni transfrontaliere o diffuse a livello europeo.
Sono state introdotte sanzioni armonizzate a livello europeo anche per l’utilizzo di clausole considerate vessatorie.
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