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Zapier vs Make: quale piattaforma di automazione scegliere?

L’automazione sta diventando un elemento centrale nelle strategie aziendali moderne, consentendo alle imprese di ottimizzare processi ripetitivi, migliorare l’efficienza operativa e ridurre i margini di errore umano.

Grazie all’automazione, attività che richiederebbero ore o addirittura giorni possono essere completate in pochi minuti, liberando tempo prezioso che può essere dedicato a mansioni più strategiche e creative.

Questo articolo esplorerà le principali differenze Zapier vs Make, analizzandone funzionalità, usabilità e versatilità per fornire una guida utile nella scelta della piattaforma più adatta alle proprie esigenze di automazione.

Zapier vs Make

Zapier

Zapier è l’app di automazione più conosciuta al mondo, apprezzata per la sua facilità d’uso e per la capacità di integrare migliaia di applicazioni in pochi clic.

Fondata nel 2011, Zapier è diventata rapidamente il punto di riferimento per l’automazione di flussi di lavoro semplici e ripetitivi, conquistando una grande popolarità sia tra gli utenti meno esperti sia tra i professionisti aziendali.

La piattaforma è stata progettata per semplificare e ridurre il tempo speso nelle attività quotidiane, connettendo applicazioni tramite automazioni chiamate “Zap”.
Ogni Zap segue una struttura lineare di trigger e azioni, che consente di costruire flussi di lavoro standardizzati e replicabili in modo rapido ed efficace, senza necessità di competenze di programmazione.

Zapier fa al caso tuo?

Zapier supporta oltre 5.000 app, permettendo di connettere facilmente piattaforme come email, calendari, CRM, strumenti di project management e molto altro.

Questa versatilità lo rende ideale per chi cerca una soluzione semplice per automatizzare processi ripetitivi, senza bisogno di programmazione avanzata.
Grazie a questo approccio intuitivo, anche chi non ha esperienza tecnica può ottimizzare attività quotidiane come l’invio di notifiche, la sincronizzazione di dati tra app o la gestione automatica di task ricorrenti.

Se il tuo obiettivo è semplificare e velocizzare queste operazioni, Zapier potrebbe essere la soluzione che fa al caso tuo.

Punti di forza

  • Facilità d’uso: la piattaforma è intuitiva e richiede poche conoscenze tecniche, perfetta per chi è alle prime armi.
  • Ampia gamma di integrazioni: Zapier offre integrazioni con migliaia di applicazioni, coprendo esigenze comuni in vari settori.
  • Automazione rapida: consente di creare automazioni in pochi clic, senza configurazioni complicate.

Punti deboli

  • Limitato per flussi complessi: Zapier è ideale per automazioni lineari, ma meno adatto a processi con molte ramificazioni o logiche avanzate.
  • Personalizzazione limitata: rispetto a piattaforme più flessibili, Zapier non offre molte opzioni di personalizzazione per automazioni complesse.
  • Gestione degli errori limitata: Zapier dispone di funzionalità di gestione degli errori meno avanzate, il che può rendere più difficile individuare e correggere rapidamente eventuali problemi nei flussi di lavoro.

Costi

Zapier offre un piano gratuito con funzioni di base e un numero limitato di task mensili.

I piani a pagamento partono da circa $19,99 al mese, con costi che aumentano in base alla quantità di task e alle funzionalità avanzate necessarie, come il supporto premium e l’accesso a Zaps multi-step.

Make

Make, precedentemente conosciuto come Integromat, è una piattaforma di automazione visiva avanzata, progettata per utenti e aziende alla ricerca di una soluzione altamente flessibile e personalizzabile.

Attraverso un’interfaccia intuitiva drag-and-drop, Make consente di costruire processi articolati, combinando elementi per dar vita ad automazioni dinamiche e ramificate. Questa struttura permette agli utenti di gestire con facilità anche i workflow più elaborati.

Make è ottimizzato per gestire processi multi-step, offrendo funzionalità di configurazione avanzata con condizioni e logiche personalizzabili, perfette per scenari complessi.
A differenza di altre piattaforme, come Zapier, Make consente di creare flussi non lineari con ramificazioni condizionali, permettendo agli utenti di definire trigger multipli e scenari diversificati.

Make fa al caso tuo?

Se cerchi automazioni complesse e altamente personalizzabili, con flussi che richiedono condizioni e logiche avanzate, Make rappresenta una scelta ideale.

Questo approccio garantisce massima flessibilità, con un controllo minuzioso su ogni fase del flusso e una gestione avanzata dei dati in tempo reale, perfetta per chi necessita di un elevato livello di personalizzazione e precisione nel workflow.

Punti di forza

  • Interfaccia visiva: rispetto alla concorrenza, Make offre un canvas visivo interattivo che facilita la progettazione di flussi di lavoro complessi e multi-step, rendendo l’automazione avanzata più accessibile e comprensibile.
  • Automazioni complesse e personalizzabili: grazie a un ampio ventaglio di opzioni di configurazione, Make consente di costruire automazioni con condizioni e filtri dettagliati, adattandosi con precisione alle esigenze specifiche di ogni flusso di lavoro.
  • Gestione degli errori avanzata: Make offre strumenti di monitoraggio e gestione degli errori molto dettagliati, consentendo agli utenti di identificare e risolvere rapidamente i problemi all’interno dei flussi di lavoro complessi.

Punti deboli

  • Apprendimento più complesso: a differenza di piattaforme più semplici come Zapier, Make può risultare più complesso per utenti alle prime armi o per chi necessita di configurazioni rapide e intuitive.
  • Gestione delle modifiche nei flussi complessi: una volta creati, i flussi di lavoro molto articolati possono risultare difficili da modificare o aggiornare, poiché le interconnessioni tra vari step richiedono spesso interventi manuali e verifiche dettagliate.
  • Supporto IA integrato meno efficiente: il supporto basato su intelligenza artificiale integrato in Make è meno sviluppato, risultando meno efficace nel guidare gli utenti nella risoluzione di problemi o nella configurazione di automazioni.

Costi

Make dispone di un piano gratuito con un numero limitato di operazioni mensili, adatto per test o automazioni semplici.

I piani a pagamento partono da circa $9 al mese, con prezzi che variano in base alle operazioni incluse e alle funzionalità avanzate, come l’uso di flussi complessi e scenari multi-step.

Zapier vs Make, cosa scegli?

Questa tabella riepilogativa mette in evidenza le differenze principali tra Zapier e Make, con un confronto dei rispettivi punti di forza:

Zapier vs Make
  • Interfaccia visiva: sia Zapier che Make offrono un’interfaccia intuitiva e user-friendly, ideale per semplificare la creazione e gestione dei flussi di lavoro.
  • Integrazioni: Zapier si distingue per la sua vasta rete di integrazioni con altre applicazioni, rendendolo più flessibile per connettere vari strumenti rispetto a Make, che offre una selezione di integrazioni più limitata.
  • Automazione avanzata: Make eccelle nelle funzionalità di automazione avanzata, consentendo flussi complessi e personalizzati, mentre Zapier è più adatto per configurazioni di base.
  • Gestione degli errori: Make dispone di un sistema di gestione degli errori più dettagliato, offrendo un controllo e un monitoraggio maggiori rispetto a Zapier.
  • Supporto e risorse: Zapier offre un ampio supporto e risorse didattiche, risultando più completo rispetto a Make, che dispone di un numero inferiore di risorse per l’utente.

Il nostro articolo mette in evidenza le caratteristiche principali di Make e Zapier, due piattaforme che, seppur simili, rispondono a necessità di automazione diverse. Entrambe si distinguono nel mercato per le loro funzionalità, ma con differenze significative che possono fare la differenza nella scelta della soluzione più adatta al tipo di workflow richiesto.

Dall’esperienza diretta che abbiamo accumulato, Make si è dimostrato particolarmente efficace per gestire automazioni avanzate e ramificate, con una gestione degli errori dettagliata e strumenti di automazione più completi.

Anche se il numero di integrazioni disponibili è inferiore rispetto a Zapier, la qualità e flessibilità delle automazioni offerte da Make rendono questa piattaforma ideale per chi cerca un alto livello di personalizzazione e controllo.

Zapier, d’altra parte, continua a brillare per la sua semplicità e la vasta gamma di integrazioni disponibili, rendendolo perfetto per coloro che hanno bisogno di configurazioni rapide e facili da implementare.
La scelta della piattaforma ideale dipende quindi dalle esigenze specifiche del progetto e dal livello di personalizzazione desiderato.

Make è la nostra raccomandazione per chi cerca un controllo dettagliato e flessibile, mentre Zapier resta una valida alternativa per chi desidera una soluzione immediata e con ampio supporto di applicazioni.

Per ulteriori dettagli o per discutere della soluzione più adatta alle vostre esigenze, siamo sempre a disposizione per fornire una consulenza personalizzata!